Italiano [18]
A1

 
Maria e il cerchio
In cucina c’era un uomo molto alto, vestito in un modo che Maria non aveva mai
visto prima. Aveva in testa una barchetta fatta con un giornale, fumava la pipa e
dipingeva l’armadio di bianco.
Era incomprensibile come tutto quel bianco potesse stare in una scatoletta così
(riga 5) piccola, e Maria moriva dal desiderio di andare a guardarvi dentro. L’uomo ogni tanto
posava la pipa sull’armadio stesso, e fischiava, poi smetteva di fischiare e cominciava
a cantare; ogni tanto faceva un passo indietro e chiudeva un occhio, e andava anche
talvolta a sputare nella pattumiera e poi si strofinava la bocca col rovescio della mano.
Faceva insomma tante cose strane e nuove che era interessantissimo starlo a guardare;
(riga 10) e quando tutto l’armadio fu bianco, raccolse la scatoletta e molti giornali che erano per
terra e portò tutto accanto alla credenza e cominciò a dipingere anche quella.
L’armadio era così lucido, pulito e bianco che era quasi indispensabile toccarlo.
Maria si avvicinò all’armadio, ma l’uomo se ne accorse e disse: – Non toccare. Non
devi toccare. – Maria si arrestò interdetta, e disse: – Perché? – Al che l’uomo rispose:
(riga 15) – Perché non bisogna. […]
In conclusione, doveva essere un uomo molto potente. Tuttavia non pareva in
collera, anzi piuttosto buono ed amichevole. Maria gli chiese:
– Signore, come ti chiami? – Lui rispose: – Mi chiamo Felice. – Non si era tolta la
pipa di bocca, e quando parlava la pipa ballava su e giù eppure non cadeva. Maria
(riga 20) stette un po' di tempo in silenzio, guardando alternativamente l’uomo e l’armadio. Non
era per nulla soddisfatta di quella risposta ed avrebbe voluto domandare perché si
chiamava Felice, ma poi non osò, perché si ricordava che i bambini non devono mai
chiedere perché. La sua amica Alice si chiamava Alice ed era una bambina, ed era
veramente strano che si chiamasse Felice un uomo grande come quello. Ma a poco a
(riga 25) poco cominciò invece a sembrarle naturale che quell’uomo si chiamasse Felice, e le
parve anzi che non avrebbe potuto chiamarsi in nessun altro modo.
L’armadio dipinto era talmente bianco che in confronto tutto il resto della cucina
sembrava sporco e giallo. Maria giudicò che non ci fosse nulla di male nell'andarlo a
vedere da vicino: solo vedere senza toccare. Ma mentre si avvicinava in punta di piedi,
(riga 30) avvenne un fatto imprevisto e terribile: l’uomo si voltò, con due passi le fu vicino;
trasse di tasca un gesso bianco, e disegnò sul pavimento un cerchio intorno a Maria.
Poi disse:
– Non devi uscire di lì dentro. – Dopo di che, strofinò un fiammifero, accese la pipa
facendo colla bocca molte smorfie strane, e si rimise a verniciare la credenza.
(riga 35) Maria sedette sui calcagni e considerò a lungo il cerchio con attenzione; ma dovette
convincersi che non c’era nessuna uscita. Provò a strofinarlo in un punto con un dito, e
constatò che realmente la traccia di gesso spariva; ma si rendeva benissimo conto che
l’uomo non avrebbe considerato valido quel sistema.
Il cerchio era palesemente magico. Maria sedette per terra zitta e tranquilla; ogni
(riga 40) tanto provava a spingersi fino a toccare il cerchio con la punta dei piedi e si sporgeva
in avanti fin quasi a perdere l’equilibrio, ma vide ben presto che mancava ancora un
buon palmo a che potesse raggiungere l’armadio o la parete colle dita. Allora stette a
contemplare come a poco a poco anche la credenza, le sedie e il tavolo diventavano
belli e bianchi.
(riga 45) Dopo moltissimo tempo, l’uomo ripose il pennello e lo scatolino e si tolse la
barchetta di giornale dal capo, ed allora si vide che aveva i capelli come tutti gli altri
uomini. Poi uscì dalla parte del balcone, e Maria lo udì tramestare e camminare su e
giù nella stanza accanto. Maria cominciò a chiamare, – Signore! – dapprima sottovoce,
poi più forte, ma non troppo, perché in fondo aveva paura che l'uomo sentisse.
(riga 50) Finalmente l’uomo ritornò in cucina. Maria chiese: – Signore, adesso posso uscire?
– L’uomo guardò in giù a Maria e al cerchio, rise forte e disse molte cose che non si
capivano; non pareva che fosse in collera.
Infine disse: – Sì, si capisce, adesso puoi uscire. – Maria lo guardava perplessa;
allora l’uomo prese uno straccio e cancellò il cerchio ben bene, per disfare
55 l’incantesimo. Quando il cerchio fu sparito, Maria si alzò e se ne andò saltellando, e si
sentiva molto contenta e soddisfatta.
Primo Levi, da «Titanio» in Il sistema periodico, Opere, vol I, Torino, Einaudi, 1987, pp. 583-85

Dall'insieme del testo comprendi che l'autore vuole essenzialmente esprimere ...

 
A il disappunto di una bambina che vede il suo spazio occupato da un estraneo .
B il fascino che una bambina prova nei confronti di un lavoro per lei misterioso .
C lo stratagemma di un imbianchino per far star buona una bambina invadente .
D la diffidenza di una bambina di fronte ad una persona e ad un lavoro per lei sconosciuti .

A2

Maria crede veramente nell'incantesimo del cerchio ?

A Sì , perchè non presenta alcuna via di uscita .
B No , ma rimane nel cerchio perchè è intimorita da Felice .
C Sì , infatti esce dal cerchio solo quando Felice lo cancella .
D No , perchè si è resa conto che la traccia di gesso sparisce .

A3

Che cosa nel racconto colpisce di più l'attenzione di Maria ?

A La rapidità e la perizia con cui il lavoro viene svolto dall'uomo .
B Il fatto che l'uomo sembri dotato di poteri magici .
C Il colore bianco lucente che viene a ricoprire gli arredi della cucina .
D Le parole e il comportamento misterioso dell'uomo .

A4

Perchè Maria è insodisfatta della risposta «Mi chiamo Felice» dell'uomo (righe 20-24) ?

A Si sentiva ignorata da quell'uomo in quanto bambina .
B La risposta dell'uomo le pare troppo corta .
C In quanto bambina non poteva chiedere altre cose a Felice .
D Vorrebbe ancora sapere perchè l'uomo ha proprio quel nome .

domanda 5

Nella frase «L'uomo guardò in giù a Maria e al cerchio , rise forte e disse molte cose che non si capivano» l'espressione che non si capivano va attribuito ...

A al punto di vista della bambina .
B al lettore .
C al punto di vista dell'uomo .
D al narratore .

A6

Quale di queste espressioni rappresenta un dato di fatto , una situazione oggettiva e non i pensieri di Maria ?

A Era incomprensibile come tutto quel bianco potesse stare in una scatoletta così piccola (righe 4-5) .
B L'armadio era così lucido , pulito e bianco che era quasi indispensabile toccarlo (riga 12) .
C Ma mentre si avvicinava ... avvenne un fatto imprevisto e terribile : l'uomo ... disegnò sul pavimento un cerchio (righe 29-30) .
D Vide ben presto che mancava ancora un buon palmo e che potesse raggiungere l'armadio o la parete con le dita (righe 41-42) .

A7

Il periodo che descrive le prime azioni dell'uomo (da riga 5 a riga 8 : «L'uomo ogni tanto ... col rovescio della mano») è costituito da ...

A una frase principale e molte subordinate .
B frasi brevi coordinate o affiancate .
C una frase principale e una frase subordinata .
D un'alternanza di frasi coordinate e subordinate .

A8

Con il termine «interdetta» (riga 14 : «Maria si arrestò interdetta») quale sentimento di Maria l'autore esprime ?

A Inquietudine .
B Stupore .
C Timore .
D Indecisione .

A9

Qual è il significato di palesamente ?

A In modo indubitabile .
B Notoriamente .
C Probabilmente .
D In modo manifesto .

A10

Nella lingua italiana il termine credenza può avere tanti significati ma non quello di ...

A fede .
B convinzione .
C maldicenza .
D armadio .

A11

Nella frase : «con due passi le fu vicino» , a quale categoria morfologica appartiene le ?

A Pronome di luogo .
B Pronome personale .
C Pronome dimostrativo .
D Articolo determinativo .

A12

Nella frase «l'uomo non avrebbe considerato valido quel sistema» , quale funzione sintattica ha il termine valido ?

A Predicato nominale .
B Complemento predicativo del soggetto .
C Complemento predicativo dell'oggetto .
D Complemento oggetto .

A13

Nella frase : «non c'era nessuna uscita» , quale funzione sintattica ha l'espressione nessuna uscita ?

A Complemento di moto a luogo .
B Predicato nominale .
C Complemento oggetto .
D Soggetto .

A14

Nel periodo : «Faceva insomma tante cose strane e nuove che era interessantissimo starlo a guardare» , la frase subordinata che era interessantissino starlo a guardare è una ...

A consecutiva .
B oggettiva .
C soggettiva .
D relativa .

A15

In : «quando parlava la pipa ballava su e giù eppure non cadeva» (riga 19) , la frase «eppure non cadeva» esprime rispetto a «ballava su e giù» una relazione ...

A oppositiva : "ballava su e giù e invece non cadeva" .
B modale – consecutiva : "ballava su e giù in modo da non cadere" .
C temporale : "ballava su e giù e intanto non cadeva" .
D concessiva : "ballava su e giù e tuttavia non cadeva" .



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