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Come
i primi uomini bianchi arrivarono dagli Cheyenne |
In un'estate
di molto tempo fa, gli Cheyenne erano accampati presso certi laghi
oltre il Fiume
Missouri. Un mattino, usciti dal sonno, Aquila Rossa e sua moglie
videro una strana creatura
coricata nel loro tepee. La donna, spaventata, stava per mettersi
a urlare, ma Aquila Rossa la
tranquillizzò e si avvicinò a quello strano essere che stava lentamente
tentando di mettersi a
sedere. Aquila Rossa vide che la creatura era un uomo, abbastanza
simile nell'aspetto a uno
Cheyenne, ma con la pelle bianca e peli sul viso, e che parlava
in un modo incomprensibile.
L'uomo era tanto magro da non avere praticamente carne sulle ossa
e indossava solo, a mo' di
veste, erba e muschio. Era molto prossimo a morire. Aquila Rossa
gli diede qualcosa da
mangiare, ma l'uomo era così esausto che il suo stomaco non poteva
reggere il cibo. Dopo
poco tempo, tuttavia, ritrovò le forze.
Aquila Rossa pregò la moglie di tener segreta la presenza dello
straniero. Temeva infatti che
qualcuno della tribù lo uccidesse, credendo che potesse portare
sfortuna. Qualche giorno più
tardi i capi mandarono in giro un banditore ad annunciare che
gli Cheyenne avrebbero levato
il campo l'indomani.
Rendendosi conto che non sarebbe più stato possibile tener nascosto
lo straniero, Aquila
Rossa ne rivelò la presenza. «L'ho preso con me come fratello»
spiegò. «Se qualcuno gli farà
del male, lo punirò. Il Grande Spirito ci avrà certo mandato quest'uomo
per qualche buona
ragione.»
E così Aquila Rossa lo vestì, lo nutrì e lo riportò alla vita.
Dopo qualche tempo l'uomo imparò
a dire qualche parola in lingua Cheyenne, e imparò anche il linguaggio
a segni della tribù.
Così fu in grado di raccontare ad Aquila Rossa che veniva da oriente,
dalla terra dove nasce il
sole. «Con altri sette uomini partii per metter trappole ai castori.
Eravamo su un lago, in una
barca, quando all'improvviso il vento salì, fece capovolgere la
barca e tutti gli altri
annegarono. Raggiunta a fatica la riva, vagai sperduto, nutrendomi
di bacche e di radici finché
tutti i miei indumenti furono logori e stracciati. Mezzo cieco
e quasi morto di fame, entrai per
caso nel vostro accampamento e caddi esausto nel tuo tepee»
Più di cento volte lo straniero ringraziò Aquila Rossa per avergli
salvato la vita, e poi
continuò: «Da molti giorni vedo quanto duramente tu e la tua gente
lavorate. Per fare il fuoco
dovete usare due bastoni. Tua moglie si serve degli aculei del
porcospino per cucire. Usa
recipienti di pietra per cucinare e tu adoperi coltelli di pietra
e punte di pietra per i giavellotti e
le frecce. Il mio popolo, che è potente e numeroso, ha molte cose
meravigliose che gli
Cheyenne non hanno».
«Che cosa sono queste cose meravigliose?» domandò Aquila Rossa.
«Aghi che non si spuntano mai con cui tua moglie potrebbe cucire.
Coltelli di metallo affilato
con cui tagliare, acciarini con cui fare il fuoco, e un'arma che
si carica con una polvere nera e
scaglia duri pezzi di metallo dritti contro tutta la selvaggina
di cui hai bisogno. Io posso
portarti queste cose, se tu e il tuo popolo mi aiuterete a procurarmi
pellicce di castoro. Il mio
popolo ama le pellicce di castoro e in cambio mi darà per voi
queste cose meravigliose.»
Aquila Rossa riferì a quelli della sua tribù ciò che gli aveva
detto lo straniero, ed essi
raccolsero per lui molte pellicce di castoro. Le pellicce furono
caricate su vari travois trainati
da cani e un giorno lo straniero se ne andò verso il sole nascente
con il suo carico di pellicce
portato dai cani.
Passarono parecchie lune e Aquila Rossa cominciò a chiedersi se
lo straniero sarebbe mai
tornato. Poi, una mattina di sole splendente, gli Cheyenne udirono
vicino al loro campo un
rumore simile allo scoppio di un fulmine. Su uno sperone di roccia,
a oriente, videro un uomo
che indossava un berretto e una giacca rossi. Portava alta sulla
testa una strana arma simile a
un bastone nero, e lanciò loro un saluto nella loro lingua.
Quando si avvicinò, essi riconobbero in lui lo straniero che era
andato via con le pellicce di
castoro. Aveva portato agli Cheyenne tutte le cose meravigliose
di cui aveva parlato - coltelli,
aghi di metallo e acciarini - e mostrò loro come usarle. Poi fece
loro vedere la polvere nera e
il ferro forato con cui aveva fatto un rumore simile allo scoppio
di un fulmine. Fu così che i
primi Uomini Bianchi arrivarono dagli Cheyenne . |
Aquila
Rossa trova un uomo bianco
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