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Nesta
fuori un mese , colpa dei videogame ? |
E se incredibilmente
fosse tutta colpa della Playstation? Se davvero avesse ragione
l’anonimo
rossonero che, commentando l’incidente capitato ad Alessandro
Nesta (rottura
del tendine del pollice sinistro), ha buttato lì tra il serio
e il faceto l’ipotesi di «un infortunio
paraprofessionale?». Certo, di primo acchito riesce difficile
comprendere come
(riga 5) un pollice possa risultare funzionale al mestiere di
calciatore, il collegamento non farebbe
ovviamente una piega se stessimo discutendo di pallacanestro oppure
di pallavolo.
Però che il difensore che proprio sabato a Palermo ha superato
Sandro Mazzola
raggiungendo Claudio Gentile nella hit parade delle presenze azzurre
sia «un fuoriclasse
con la Playstation proprio come lo è con il pallone tra i piedi»
è noto a tutti nell’enclave
(riga 10) di Milanello. I suoi accaniti duelli all’ultimo colpo
di pollice con Andrea Pirlo,
l’inseparabile compagno di stanza, appartengono ormai alla storia
minima della squadra
rossonera, tanto che pure tra i medici va facendosi strada il
sospetto di un collegamento
diretto tra i duri allenamenti ai giochini elettronici e il cedimento
tendineo
che ha rischiato di provocare un incidente diplomatico tra lo
staff sanitario del Milan e
(riga 15) quello della Nazionale.
Esaminando la cartella sanitaria di Nesta, Massimiliano Sala,
che del club vicecampione
d’Italia e d’Europa è il medico sociale, non si sente di escludere
l’ipotesi più curiosa e,
a suo modo, clamorosa: quella, appunto, di un eccesso di Playstation.
Il 6 settembre
scorso, nel piccolo impianto di Motherwell, Scozia, l’ex capitano
della Lazio accusò infatti
(riga 20) un problema analogo in occasione dell’ultimo allenamento
azzurro prima della
partenza per Minsk: fastidi al polso destro, riferì lui stesso
al dottor Enrico Castellacci,
responsabile medico della nazionale.
Dopo la partita tesa e sfortunata di Gelsenkirchen (28 settembre),
stessa sintomatologia,
stavolta al polso-pollice sinistro, e pronta denuncia del malanno
a Jean Pierre
(riga 25) Meersseman, il chiropratico di fama mondiale che opera
da coordinatore dello staff sanitario
milanista. Fa nulla se, stringi stringi, il malanno è stato sottovalutato,
se (chissà
poi perché) il giocatore non è stato sottoposto ad alcun accertamento
di tipo specialistico
nonostante la tendenza consolidata di Milan Lab sia quella di
allertare, se del
caso, perfino la Nasa. Nesta ha così preso parte alla gara di
campionato tra Milan e Reggina
(riga 30) senza alcun tipo di fasciatura o di generica protezione.
E chi lo ha visto la sera precedente
nel ritiro di Milanello lo racconta impegnatissimo come sempre
alla Playstation.
«Ormai le innovazioni tecnologiche stanno causando sintomatologie
sconosciute
fino a non molto tempo fa – sottolinea il dottor Sala –. Oggi
come oggi si usa il pollice
in maniera spropositata: per giocare alla Playstation, per mandare
messaggi col telefonino,
(riga 35) per servirsi dei più svariati telecomandi. E che in
particolare la Playstation
provochi tendinopatie simili a quella di cui è rimasto vittima
Nesta è ormai provato
scientificamente».
Brutale il verdetto del consulto cui il difensore milanista è
stato sottoposto ieri, visto
che in condizioni di recupero standard la rottura di un tendine
della mano richiede almeno
(riga 40) quattro settimane di cure e fisioterapia specifiche.
Nesta sarà operato domani a
Varese dal dottor Giorgio Pilato, che appartiene all’équipe chirurgica
del professor
Cherubino, e teoricamente dovrebbe rinunciare alla trasferta di
Cagliari, alla gara di
Champions League con il Psv, alle partite di campionato con il
Palermo, di Empoli e con
la Juve, al ritorno della sfida di Champions League ad Eindhoven,
e alla partita con l’Udinese.
(riga 45) Il condizionale però è d’obbligo perché, sotto sotto,
i medici sono convinti
quanto meno di dimezzarne i tempi di recupero: «Sarà importante
valutare la reazione
alle sollecitazioni del tendine ricostruito – spiega Sala –. Ma
decisiva sarà anche la voglia
del giocatore di recuperare. E lui, ad esempio, non vuole assolutamente
perdersi la
partita che la nazionale giocherà ad Amsterdam contro l’Olanda
il 12 novembre».
(riga 50) Ecco dunque che nella querelle tra Milan e Italia si
inserisce all’improvviso un elemento
destabilizzante e atipico: la Playstation. Fermo restando che
il pool medico
rossonero ha ignorato i «segnali» del malanno, è evidente che
nella fattispecie nulla
possa essere imputato alla nazionale. E in tempi di rivendicazioni
(economiche e non)
dei club, fa sorridere che sia toccato proprio alla squadra azzurra
confrontarsi con un
(riga 55) giocatore consegnato in condizioni di usura dalla propria
società di appartenenza. «è
successo in nazionale ma poteva succedere in qualsiasi altro posto,
anche a casa»,
prova a minimizzare il dottor Sala. E il Milan di Berlusconi,
da sempre esploratore
nella giungla del calcio, festeggia un altro record: quello del
primo giocatore colpito
da stress tecnologico causa eccesso di ritiri. |
Alberto
Costa, «Il Corriere della Sera», 11 ottobre 2005 |
Qual è
il significato di «faceto» (riga 3) ?
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