Italiano [37]
A1
Sull’argilla nasce la scrittura
Tra il 5000 e il 4000 a.C., mentre l’Egitto si attardava in una fase preistorica,
nella regione corrispondente all’attuale Iraq meridionale tra i fiumi Tigri ed
Eufrate, si erano stabiliti i Sumeri, popolo la cui provenienza ci è ignota; ad essi
si attribuisce l’invenzione della scrittura.
(riga 5) Per avere un’idea della portata rivoluzionaria di questa invenzione basti
pensare che la maggior parte delle lingue parlate nel mondo, in un passato
neppure tanto remoto, non sono mai state scritte, e che la scrittura, lungi
dall’essere un fatto naturale come può sembrare a noi, è invece il prodotto diretto
di certe civiltà soltanto, quelle urbane. Le città egizie, quelle dell’Indo e quelle
(riga 10) del Fiume Giallo fino alle lontane città maya, tutte ebbero la scrittura.
Quella sumerica era una civiltà già pienamente urbana, organizzata in piccole
città-stato ognuna con un potere fortemente centralizzato; le fonti di
sostentamento erano rappresentate dalla coltivazione di cereali e
dall’allevamento di bestiame, soprattutto ovino.
(riga 15) Regione povera di materie prime la Mesopotamia aveva come unica
ricchezza l’argilla, presente ovunque. Insieme all’acqua, sfruttata con canali
artificiali per l’irrigazione, l’argilla costituì la base della ricchezza agricola e
insieme il materiale fondamentale della vita quotidiana per le costruzioni, il
vasellame e anche come supporto della scrittura.
(riga 20) Già le prime comunità attestate in Mesopotamia dal VI millennio avevano
scoperto l’argilla come mezzo di espressione e lo dimostrano le ceramiche
dipinte portate alla luce dagli scavi archeologici: l’argilla essiccata al sole o cotta
nelle fornaci giocò un ruolo decisivo nella nascita della scrittura. [...]
Alla scrittura si arrivò per motivi essenzialmente economici; i prodotti della
(riga 25) terra venivano messi in circolazione e gran parte di essi finiva come tributo al
dio della città. Ecco quindi sorgere la necessità di un sistema di controllo e di
contabilità, che fu gestito dalla potente casta dei sacerdoti.
Non si veda però, in queste esigenze amministrative, la banalizzazione di una
delle più grandi creazioni dell'uomo.
(riga 30) I primi scribi sumerici avevano ben chiaro in mente il problema del
trasferimento del pensiero nella nuova dimensione dello scritto, e del
conseguente mutamento radicale del messaggio trasmesso, che veniva a perdere
ogni discrezionalità per acquistare invece chiarezza e durata. [...]
Le prime testimonianze di scrittura sono le cosiddette tavolette provenienti
(riga 35) dalla città di Uruk e datate verso il 3300 a.C.: sono piccoli pani d’argilla, di
forma approssimativamente rettangolare, dalla superficie convessa, che recano
incise immagini molto semplificate di animali, utensili, piante, chiamate
«pittogrammi», e dei segni astratti molto più numerosi che sono stati interpretati
come numeri.
(riga 40) L’uso dei pittogrammi costituì il primo tentativo sistematico di fissare il
linguaggio, ma era ancora un uso troppo limitato; in questo modo infatti si
potevano rappresentare degli oggetti concreti, ma non rendere l’articolazione
della frase. Dato che il loro codice era conosciuto soltanto da chi era già al
corrente di cosa i disegni raffigurassero, le tavolette di Uruk non sono state
(riga 45) completamente decifrate.
Nel giro di trecento anni però in Mesopotamia si compì, almeno
parzialmente, il passo successivo: il segno invece di indicare un oggetto passò ad
indicare un suono, rendendo così possibile alla scrittura esprimere la lingua con
le relazioni delle parole fra di loro [...].
(riga 50) Il sumerico non raggiunse quindi mai lo stadio finale della scrittura, cioè la
creazione di un alfabeto (non elaborarono dei segni distinti per ciascuna vocale e
consonante).
da: G. Giovannini , Dalla selce al silicio . Storia della comunicazione e dei mass media , Milano , Libri Scheiwiller , 2003 , pp. 22-24

Dove ha avuto luogo la nascita della scrittura ?

A Nell'Africa del Nord .
B In Egitto .
C Nella Penisola Arabica .
D In Medio Oriente .

A2

Nella proposizione : "... i Sumeri , popolo la cui provenienza ci è ignota ..." (riga 3) a quale categoria morfologica appartiene ci ?

A Avverbio di luogo .
B Pronome dimostrativo .
C Pronome personale .
D Pronome riflessivo .

A3

Che tipo di subordinata è : "Per avere un’idea della portata rivoluzionaria di questa invenzione" (riga 5) ?

A Concessiva .
B Finale .
C Consecutiva .
D Causale .

A4

Perché secondo il testo : "... la maggior parte delle lingue parlate nel mondo … non sono mai state scritte" (righe 6-7) ?

Perché la scrittura ...

A era inaccessibile ai popoli che abitavano regioni dove veniva a mancare il supporto su cui scrivere .
B si diffuse solo presso quelle popolazioni che si dedicavano ad attività stanziali come l’agricoltura e la pastorizia .
C si diffuse nelle civiltà urbane per la necessità di sviluppare tecniche precise di registrazione connesse ad una economia articolata .
D non si diffuse presso tutti i popoli, ma il testo non specifica la causa per cui solo alcuni popoli elaborarono un sistema di scrittura .

A5

Quale complemento è per l’irrigazione nell’espressione : "Insieme all’acqua sfruttata con canali artificiali per l’irrigazione , l’argilla costituì la base della ricchezza agricola ..." (righe 16-17) ?

A Causa .
B Fine .
C Moto per luogo .
D Mezzo .

A6

Quale complemento è dalla potente casta dei sacerdoti in : "fu gestito dalla potente casta dei sacerdoti" (riga 27) ?

A Agente .
B Causa efficiente .
C Moto da luogo .
D Specificazione .

A7

Che cosa esprime la forma verbale di modo congiuntivo Non si veda in : "Non si veda però, in queste esigenze amministrative, la banalizzazione ..." (riga 28) ?

A Un desiderio .
B Un dubbio .
C Un'ipotesi .
D Un'esortazione .

A8

Qual è la funzione di però nella frase : "Non si veda, però, in queste esigenze amministrative , la banalizzazione di una delle più grandi creazioni dell’uomo" (righe 28-29) ?

A Avversativa : esprime cioè un concetto in contrapposizione a quanto le frasi precedenti possono far pensare (righe 24-27) .
B Esclusiva : esclude il concetto espresso nelle frasi precedenti (righe 24-27) .
C Conclusiva : rappresenta cioè la logica conseguenza di quanto espresso nelle frasi precedenti (righe 24-27) .
D Esplicativa : spiega e chiarisce quanto espresso nelle frasi precedenti (righe 24-27) .

A9

Perché con l’invenzione della scrittura si determinò un mutamento radicale (righe 30-33) ?

Il messaggio una volta scritto ...

A favoriva un’unica interpretazione ed era destinato a durare nel tempo .
B acquistava un valore soggettivo in base a chi lo leggeva .
C era trasmesso e interpretato solo dalla potente casta dei sacerdoti .
D acquistava un significato di difficile comprensione .

A10

La scrittura pittografica costituì "il primo tentativo sistematico di fissare il linguaggio" (righe 40-41) .
Cosa rappresentavano i pittogrammi ?

A Numeri .
B Concetti astratti .
C Oggetti concreti .
D Animali .

A11

Qual è il significato dell’aggettivo sistematico nel contesto della frase : "L’uso dei pittogrammi costituì il primo tentativo sistematico di fissare il linguaggio" (righe 40-41) ?

A Chiaro e puntuale .
B Organizzato e complessivo .
C Preciso e accurato .
D Facile e durevole .

A12

Che cos’è degli in : "... in questo modo infatti si potevano rappresentare degli oggetti concreti" (riga 41-42) ?

A Una preposizione semplice .
B Un articolo partitivo .
C Una congiunzione .
D Una preposizione articolata .

A13

Che cosa esprime la proposizione subordinata introdotta da dato che nel periodo : "Dato che il loro codice era conosciuto soltanto da chi era già al corrente di cosa i disegni raffigurassero , le tavolette di Uruk non sono state completamente decifrate" (righe 43-45) ?

A Una limitazione .
B Una concessione .
C Una causa .
D Un’esemplificazione .

A14

Nella proposizione : "Dato che il loro codice era conosciuto..." (riga 43) a quale dei seguenti termini si riferisce l’aggettivo possessivo loro ?

A Disegni (riga 44) .
B Pittogrammi (riga 40) .
C Tavolette (riga 44) .
D Oggetti concreti (riga 42) .

A15

A proposito della scrittura , nel testo si afferma che : “Nel giro di trecento anni in Mesopotamia si compì , almeno parzialmente , il passo successivo ...” (righe 46-47) . Quale ?

A La riduzione del numero dei pittogrammi e la stilizzazione delle immagini rappresentate .
B L’introduzione di alcuni segni astratti che permisero di indicare quantità numeriche .
C L’elaborazione di segni distinti per ogni vocale e consonante che diede luogo alla nascita dell’alfabeto .
D La corrispondenza tra segno e suono permise di rappresentare concetti astratti e scrivere intere frasi .



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