Italiano [4]
A 1

 
Via de' Magazzini *
Durante la malattia della mamma fui esiliato presso i parenti della periferia che avevano
preso in affitto da poco tempo un appartamento delle case statali. Era una delle prime
costruzioni del genere, ideata avanti guerra e portata a termine nei primi due anni di essa:
due grandi caseggiati divisi da un cortile d’ingresso, di fronte al quale era posto il
(riga 5) lavatoio comune; dirimpetto alle abitazioni, v’era una fila di piccoli orti, separati l’un
l’altro da una rete metallica, e di spettanza dei singoli inquilini. Orti ben curati, come si
conveniva, per una tacita gara che i coltivatori dilettanti avevano indetto fra di loro.
Coltivavano pomodori insalate zucchini, e un angolo era riservato ai fiori. Nell’orto dello
zio fiorivano in autunno alcuni crisantemi gialli. Era una comunità di un centinaio di
(riga 10) famiglie. L’appartamento dello zio si trovava all’ultimo piano dell’estrema ala destra:
una terrazza sugli orti, le finestre del salotto sul Mugnone, mentre le camere davano sulla
strada, ancora acciottolata e deserta di case, sul lato opposto. All’orizzonte si vedeva di
tanto in tanto passare l’unico tram che raggiungeva la zona, rasente il Mattatoio. Di
fianco a quest’ultimo, un sottopassaggio. Ogni casa ospitava dei bambini, ed io li
(riga 15) raggiungevo nel viale degli orti e sulla strada. Era ancora guerra nel mondo, e ciascuno di
noi aveva un uomo alla guerra che in casa ci additavano sulle fotografie perché
imparassimo a volergli bene. Ebbi costì i miei primi amici che si chiamarono Mario,
Renzo, Vanda, Corinna e Gualtiero. Un altro che fu molto intimo con noi in quel tempo
si chiamava Giulio, ed era un bambino bruno ed esilissimo, credo di otto anni allora, che
(riga 20) un giorno non scese sulla strada e negli orti: lo vedemmo circa un mese dopo sulle
braccia della sua mamma, serrato dentro un’armatura tutta bianca, col collo eretto e il
ciuffo nero dei capelli sulla fronte. Non so come ci scordammo di lui. Vanda e Corinna
venivano con noi ragazzi disertando la compagnia delle bambine e trasgredendo alle
raccomandazioni materne. Io sposai Vanda una mattina: era vestita di un grembiulino
(riga 25) rosso a pallini bianchi e un grande fiocco celeste a farfalla sulla zazzera bruna;
mettemmo casa in una buca del terreno sulla strada e con stoviglie e posateria di stagno
comperate in un bazar mangiammo molto spesso fili d’erba per pastasciutta e sassi
bianchi come polpette, pane autentico e autentica frutta che portavamo da casa. […] Ma
le donne rimanevano spesso sole, noi quattro ragazzi facevamo irruzione sugli argini del
(riga 30) Mugnone in corse sfrenate verso qualcosa di preciso e di irraggiungibile. Le sere
d’estate, con lo zio e le cugine, indugiavamo sul torrente guadabile senza paura,
acchiappavo le lucciole che occhieggiavano a centinaia come in una festa, le cacciavo
dentro un fazzoletto e appena a casa le imprigionavo sotto un bicchiere capovolto, sul
comodino. La mattina dopo, secondo la leggenda, accanto ai loro poveri corpi spenti
(riga 35) scoprivo alcune monete. Per acchiapparle correvamo loro incontro a mani tese, cantando:
Lucciola lucciola vien da me
ti darò il pan del re,
il pan del re della regina
lucciola lucciola fiorentina…
(riga 40) e serravamo la mano su una stilla di luce che allora allora s’era accesa nell’aria.
* Vasco Pratolini, Via de’ Magazzini, Vallecchi, Firenze, 1942.
Romanzo breve, inserito in Diario sentimentale, Vallecchi, Firenze, 1956.

Chi è il protagonista ?

A Un bambino .
B Lo zio .
C Giulio .
D Un gruppo di bambini .

A2

Dove si trova la casa dei parenti del protagonista (riga 1) ?

A In centro .
B In periferia .
C In campagna .
D Lungo la ferrovia .

A3

In quale occasione il protagonista va ad abitare dai parenti ?

   

A4

Indica il significato che ha in questo contesto fui esiliato (riga 1) .

A Fui mandato .
B Fui cacciato .
C Fui ospitato .
D fui accolto .

A5

Che cosa significa avanti guerra (riga 3) ?

A Dopo la guerra .
B In previsione della guerra .
C Prima della guerra .
D A termine della guerra .

A6

Che cosa significa di spettanza dei singoli inquilini (riga 6) ?

A Di speranza per i singoli inquilini .
B A dispetto dei singoli inquilini .
C Per la disperazione dei singoli inquilini .
D Di appartenenza dei singoli inquilini .

A7

Quante famiglie abitano nelle case statali dove lo zio ha un appartamento in affitto ?

Un oppure .

A8

Come è la strada su cui affaccia l'appartamento dello zio ?

A Asfaltata e deserta .
B Sassosa e senza case sul lato opposto .
C Polverosa e affollata .
D Sassosa e con una casa sul lato opposto .

A9

A quale evento storico si fa riferimento nel testo ?

   

A10

Elenca i nomi degli amici del protagonista .

  , , , , e .

A11

Quando Vanna e Corinna raggiungono i ragazzi per giocare ? Dopo aver ...

A abbandonato le altre bambine .
B abbandonato gli altri bambini ed essere sfuggite alle braccia delle madri .
C disubbidito ai padri .
D abbandonato le altre bambine e disubbidito alle madri .

A12

Il matrimonio fra Vanda e il protagonista è ...

A un sogno .
B un desiderio .
C un gioco .
D un fatto reale .

A13

Che cosa portano da casa i bambini per mangiare nella buca del terreno sulla strada ?

  e .

A14

Qual è il significato corretto di guardabile (riga 31) ?

A Guardabile .
B Attraversabile .
C Stabile .
D Irraggiungibile .

A15

Scrivi le due azioni che compie il protagonista dopo aver acchiappato le lucciole : Rispondi con le parole del testo .

  .

A16

Che cosa significa stilla (riga 40) ?

A Stella .
B Goccia .
C Lucciola .
D Cellula .



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