Prova di Italiano
2009-2010

A1
Mantova, seconda infanzia
A Mantova vissi l’anno più bello della mia infanzia: vi compii nove anni,
nessuno se ne ricordò, e a me non importò niente. Capivo che c’erano cose più
pressanti e gravi, molte difficoltà reali, la separazione forzata da mio padre che
era rimasto a Torino per ragioni di lavoro e tutte le sere doveva fare chilometri a
(riga 5) piedi per andare a dormire in collina, fuori città1, e la nostra stessa sistemazione,
perché molti avevano avuto l’idea di andarsi a rifugiare in quella città bellissima
e infestatissima da zanzare e topi.
Ricordo epiche cacce al topo a cui partecipavamo tutti con scope, spazzoloni,
battipanni e altre armi improprie. Persino mia nonna, che per molte cose si
(riga 10) sentiva vecchia, in questo caso ritrovava la sua giovinezza. Solo il fratellino
doveva contentarsi di seguire quelle cacce dal suo seggiolone, emettendo
gridolini di esultanza, perché non sapeva ancora camminare. In un anno
cambiammo casa tre volte.
Io a Mantova scoprii la strada. La strada come libertà di giocare, spazio per
(riga 15) incontrare altri bambini. Per non studiare, non fare i compiti, non obbedire alla
mamma. La strada anche per stare soli. Abitavamo, negli ultimi tempi del nostro
soggiorno mantovano, in un vialetto di periferia dove circolava una sola
automobile, quella di Tazio Nuvolari2, che stava in una villa di fronte alla nostra
casa.
(riga 20) Era un signore di mezza età e prossimo, come avrei saputo più tardi, a morire.
Un bell’uomo, sempre con un sorriso triste sulle labbra, così almeno lo ricordo
io, e gentile con i bambini.
Lo vidi da vicino una volta che uno dei nostri compagni di giochi, per farci un
dispetto, aveva gettato uno dei miei pattini a rotelle oltre il muro del suo
(riga 25) giardino. I pattini a rotelle in realtà non erano solo miei, ma anche di mio
fratello; lui però era timido e non osava andare a suonare il campanello della
villa per recuperarlo. Toccò a me suonare quel campanello. Venne ad aprire
proprio Tazio Nuvolari, e sul cancello mi chiese che cosa volevo. Portava un
pullover sportivo a rombi, come si usava allora e come sarebbe tornato di moda
(riga 30) qualche anno fa. Gli spiegai che un bambino cattivo aveva gettato uno dei miei
pattini a rotelle nel suo giardino.
- Deve essere proprio cattivo, - disse Nuvolari, - perché con un solo pattino
non si può giocare.
- Eh sì , - ammisi io, ben sapendo che non era vero niente, perché noi, essendo
(riga 35) in due proprietari, ne usavamo sempre uno per uno, a mo’ di monopattino.
Mi fece strada lungo il muro e trovammo il pattino in un cespuglio di
settembrini.
1 Il padre dormiva fuori città per sfuggire ai bombardamenti.
2 Famoso corridore automobilistico, vissuto nella prima metà del Novecento.
Ma non fu l’unico incontro importante di quell’anno magico. Proprio
all’inizio dell’autunno che doveva concludere il nostro soggiorno mantovano,
(riga 40) conobbi Venturini, un compagno di scuola di mio fratello Roberto, che faceva la
prima media. Io facevo la quarta elementare. Era figlio di un meccanico ciclista,
e a me pareva il bambino più fortunato del mondo perché aveva una bicicletta
tutta sua.
Come mai ho dimenticato il suo nome? Per quanto scavi nella memoria non
(riga 45) trovo nessun nome da accompagnare a quel cognome. Ricordo invece benissimo
che era biondo e aveva gli occhi azzurri. Volava sulla sua bicicletta come un
cavaliere antico, anche perché, essendo la stagione già quasi fredda, portava una
mantellina tipo tabarro, come usava allora tra la gente di campagna.
Ricordo una ragazzina che lo aspettava seduta sul marciapiede davanti a casa,
(riga 50) e ingannava l’attesa facendo un solitario per terra con un mazzo di carte che
teneva sempre in tasca. Arrivava lui, frenava di colpo, la faceva salire sulla
canna e la portava a fare il giro dell’isolato. Quando il giro stava per finire, lui le
gridava: - Tienti forte, che facciamo la volata! - e pedalava a più non posso.
L’ebbrezza di quella volata non fu più dimenticata dalla bambina, insieme al
(riga 55) raro prestigio di avere un moroso con bicicletta.
1 Il padre dormiva fuori città per sfuggire ai bombardamenti.
2 Famoso corridore automobilistico, vissuto nella prima metà del Novecento.
Tratto e adattato da: Laura Mancinelli, Andante con tenerezza, Einaudi, Torino, 2002

Il testo che hai letto racconta

A avvenimenti della vita di un personaggio misterioso .
B le traversie della famiglia della protagonista .
C vicende immaginarie ambientate nella città di Mantova .
D episodi del passato vissuti in prima persona da chi scrive .

A2

Quali persone della famiglia vivono a Mantova insieme alla protagonista ? Scegli la risposta più completa a ciò che dice il testo .

A I nonni , la mamma e due fratelli .
B I genitori , la nonna e due fratelli .
C Due fratelli , la mamma e la nonna .
D La nonna , la mamma e un fratellino .

A3

Perchè nessuno si ricordò del compleanno della protagonista ?

A Perchè la famiglia non si curava abbastanza di lei .
B Perchè i suoi famigliari erano presi da altri problemi .
C Perchè la mamma non aveva abbastanza denaro per la festa .
D Perchè era mancato il tempo per organizzare una festa .

A4

Dove viveva la protagonista prima di andare a Mantova ?

Scrivilo : .

A5

Per quale ragione la protagonista si trova a Mantova ?

A Mantova è una città bellissima in cui è piacevole abitare .
B I genitori hanno deciso di separarsi .
C La famiglia si è rifugiata a Mantova a causa della guerra .
D Il padre della protagonista si è trasferito lì per ragioni di lavoro .

A6

L'aggettivo "epiche" (riga 8) , in riferimento alle cacce al topo , significa

A epocali .
B memorabili .
C accanite .
D faticose .

A7

Che cosa intende dire la protagonista con le parole «Io a Mantova scoprii la strada» (riga 14) ?

A Di aver trovato nuove possibilità d'esperienza che prima le erano sconosciute .
B Di aver finalmente trovato uno spazio abbastanza ampio per incontrarsi e giocare con gli altri bambini .
C Di aver scoperto il modo per evitare di fare i compiti e di dover ubbidire ala mamma .
D Di aver potuto esplorare in lungo e in largo la strada dove abitava .

A8

Quali delle seguenti caratteristiche , secondo il testo , aveva Tazio Nuvolari ?

A Era molto anziano .
No
B Era cortese .
No
C Sembrava malinconico .
No
D Era timido .
No
E Faceva il meccanico .
No

A9

Si può pensare che la protagonista risponda «Eh sì» alle parole di Nuvolari (righe 32-34) perchè

A non vuole contraddirlo .
B ritiene che Nuvolari abbia ragione .
C spera che Nuvolari punisca il ragazzo dispettoso .
D è molto timida .

A10

Alla riga 34 si legge «ben sapendo che non era vero niente» . Che cosa per la protagonista "non era vero" ?

A Che i pattini a rotella appartenevano alla protagonista .
B Che il bambino che aveva gettato il pattino oltre il muro era proprio cattivo .
C Che per giocare occorrevano tutti e due i pattini .
D Che qualcuno aveva gettato il pattino oltre il muro del giardino .

A11

Perchè la protagonista definisce "magico" (riga 38) l'anno trascorso a Mantova ?

A Perchè le esperienze vissute l'avevano fatta cambiare e crescere .
B Perchè aveva incontrato un uomo celebre come Nuvolari .
C Perchè aveva conosciuto un compagno di suo fratello .
D Perchè aveva imparato a superare le difficoltà della vita d'ogni giorno .

A12

Perchè la protagonista si stupisce di aver dimenticato il nome di Venturini ?

A Perchè aveva una buona memoria .
B Perchè lo aveva conosciuto proprio prima di partire .
C Perchè Venturini era stato l'amico più caro di suo fratello .
D Perchè Venturini era stato per lei una persona speciale .

A13

Quale frase tra le seguenti non ha lo stesso significato di «Per quanto scavi nella memoria ...» (riga 44) ?

A Pur scavando nella memoria .
B Purchè scavi nella memoria .
C Benchè scavi nella memoria .
D Anche se scavo nella memoria .

A14

Perchè Venturini è paragonato a un cavaliere antico ?

A Perchè correva sulla bicicletta e indossava una mantellina .
B Perchè si vestiva con abiti fuori moda .
C Perchè era biondo e con gli occhi azzurri .
D Perchè aveva un comportamento coraggioso e cortese .

A15

I pronomi personali "lo" (riga 49) e "lui" (ripetuto due volte , alle righe 51 e 52) , a chi si riferiscono ?

A Al fratello della protagonista .
B A un compagno di scuola della protagonista .
C A Venturini .
D Al cavaliere antico .

A16

Chi è , probabilmente , la bambina di cui si parla dalla riga 49 alla riga 55 del testo ?

A Un'amica della protagonista che andava a scuola con lei .
B Una bambina di Mantova di cui non si sa il nome .
C La fidanzatina di Venturini che la protagonista invidia .
D La protagonista stessa che rivive quei momenti .

A17

Che cosa significa l'espressione "ingannare l'attesa" (riga 50) ?

A Far finta che il tempo passi più in fretta .
B Occupare il tempo in qualche modo .
C Imbrogliare chi ci aspetta .
D Fare in modo che l'attesa appaia più lunga .

A18

Nella frase «L'ebbrezza di quella volata non fu più dimenticata dalla bambina» (riga 54) , che cosa vuol dire "ebbrezza" ?

A Senso di esaltazione .
B Ubriachezza .
C Senzazione di confusione .
D Contentezza .

A19

Il testo che hai appena letto a quale genere appartiene ?

A Fantastico .
B Avventuroso .
C Storico .
D Autobiografico .

B1

 
Dall’era glaciale, ecco il bue muschiato
Il moskus (bue muschiato) non è né un fiore né un troll, ma un animale. Un
enorme erbivoro, tipico del mondo artico, che a prima vista assomiglia a un
bisonte, ma in realtà è stretto parente di pecore, capre e mufloni.
Mi trovo in Norvegia, circa trecentocinquanta chilometri a nord di Oslo, sulle
(riga 5) pendici di un gruppo montuoso.
“Domani ti porto a vedere il moskus”, promette Kjell, nell’ingresso dell’hotel.
Io lo guardo come si guarda chi promette la luna e faccio spallucce. Ma lui
insiste, serio: “Dico davvero: se hai fiato lo vedrai di sicuro, parola di Kjell.
Però ci sarà da camminare un po’.” Quando Kjell – guardaparco norvegese e
(riga 10) montanaro tutto d’un pezzo – dà la sua parola, vuol dire che manterrà la
promessa. “Ci vediamo domani: partenza alle sette in punto”.
Il moskus norvegese in italiano si chiama bue muschiato, perché il suo
fittissimo pelo odora di muschio. Secoli fa era diffuso in tutto il Nord del
mondo, ma poi la caccia e il riscaldamento del clima l’hanno relegato in
(riga 15) pochissime regioni, tra le più fredde e isolate del Pianeta.
Se il bue muschiato vive così bene al freddo, lo deve al suo lungo pelo scuro,
che è il più efficace termo-isolante mai prodotto dalla natura: basti dire che,
quando i primi cosmonauti sbarcarono sulla Luna, i loro scafandri erano
imbottiti proprio con pelo di moskus. Più del freddo, i moskus temono senz’altro
(riga 20) i lupi, che in America costituiscono i loro primi nemici naturali, tenuti a bada
solo dalle robuste corna e dall’aggressività dei maschi capi-branco, facili a
cariche micidiali.
Non è facile incontrare uno di questi scontrosi giganti: gli ultimi branchi
autoctoni vivono in Groenlandia e nel Labrador; altri esemplari, frutto di
(riga 25) ripopolamenti artificiali, si trovano in Siberia, in Alaska e appunto in Norvegia,
dove la specie era estinta da tempo.
L’indomani Kjell mi passa a prendere con l’auto e cominciamo a salire.
“Kjell, sicuro che lo vediamo?”. Lui fa cenno di sì, poi precisa: “L’unico
problema sarà non avvicinarlo troppo: a meno di cento metri c’è il pericolo che
(riga 30) carichi”.
Poco oltre il passo parcheggiamo l’auto e ci incamminiamo a sinistra: saliamo
per un sentiero, tra radi grovigli di betulle. Mentre cammina, Kjell mi dà qualche
notizia. Dice che un moskus vive circa vent’anni; che le femmine partoriscono
solo un piccolo all’anno, sempre in aprile-maggio; che i combattimenti fra
(riga 35) maschi si svolgono in agosto; che un branco comprende di norma quattordici,
quindici esemplari.
“Però qui da noi – precisa – ci sono anche esemplari che vivono isolati. Il
motivo è che qui non ci sono lupi. O meglio: ogni tanto ne arriva qualcuno dalla
Svezia, ma raramente. Perciò i moskus non hanno bisogno di stare in branco per
(riga 40) difendersi e possono allargarsi per avere più cibo a disposizione. Se ci fossero
lupi, un moskus da solo, anche se forte, soccomberebbe. In gruppo, invece, i
maschi si mettono in circolo, con le corna rivolte all’esterno, e il branco diventa
una fortezza inattaccabile”.
Poi Kjell tace di colpo, annusa l’aria e indica una macchia di betulle. “Il
(riga 45) moskus… là”. Guardo nella direzione indicata, ma non c’è nulla: “Dove l’hai
visto?”. Risposta: “Non lo vedo, sento l’odore”. Annuso anch’io l’aria: niente da
fare. Poi un cespuglio si muove e dietro i rami ecco una grande massa scura, da
cui spuntano due corna. È proprio lui, il bue muschiato. Me lo aspettavo nero,
invece è di uno strano colore mimetico, perché il suo pelo è tutto impastato di
(riga 50) terra, rametti e foglie secche. Il colosso che ho di fronte viene dall’alba dei
tempi, quando tutta l’Europa era un ghiacciaio ed è riuscito a restare vivo e
identico per millenni. Lo guardo ammirato per una decina di minuti mentre
pascola tranquillo.
Improvvisamente Kjell mi fa segno che è ora di levare il disturbo. “Ci ha
(riga 55) visto, è nervoso…” mi dice. In effetti il moskus ha smesso di brucare: ora ha
alzato il testone da terra e ci scruta con aria incarognita. Ci allontaniamo
lentamente e lo perdiamo di vista. “Kjell – chiedo mentre scendiamo a valle –
ma se qui non ci sono lupi, e quindi il moskus non ha nemici, non temete che
prima o poi questo posto sarà pieno di buoi muschiati?”. Il guardaparco mi
8riga 60) guarda: “In realtà un nemico c’è, anche se non è il lupo: si chiama treno”. Infatti
sulla montagna passa una ferrovia che collega Oslo a Trondheim. E il moskus
non la sopporta: così, soprattutto all’epoca degli amori, quando passa il treno c’è
sempre qualche maschio nervoso che lo scambia per un rivale irriverente e
quindi lo carica.
(riga 65) Risultato: se si arriva allo scontro diretto, a rimetterci le corna non è mai il
treno.
Tratto e adattato da: Nino Gorio, Dall’Era glaciale, ecco il bue muschiato, “Mondointasca.org”

L'aspetto del bue muschiato è simile a quello di

A un montone .
B un bue .
C un bisonte .
D un muflone .

B2

Chi è Kjell ?

A Un esperto di animali estinti .
B Una guardia forestale .
C Una guida alpina .
D Un cacciatore norvegese .

B3

Il pelo di moskus è stato usato per imbottire gli scafandri dei cosmonauti perchè

A mantiene il calore .
B attutisce gli urti .
C è un buon isolante elettrico .
D è molto fitto .

B4

Dove si trova l'autore quando va a vedere il bue muschiato ?

A Nel Labrador .
B In Siberia .
C In Alaska .
D In Norvegia .

B5

Perchè oggi , contrariamente al passato , il bue muschiato è un animale raro ?

A Non si è adattato alla scomparsa dei ghiacciai .
B Le femmine partoriscono solo un piccolo all'anno .
C La sua sopravvivenza è messa in pericolo dai lupi .
D Si è quasi estinto per l'aumento della temperatura e la caccia .

B6

Per quale ragione esistono dei buoi muschiati in Norvegia ?

A Hanno continuato a vivere fin qui da tempi antichissimi .
B Anche se erano scomparsi , sono poi stati reintrodotti dall'uomo .
C Alcuni esemplari di buoi muschiati sono arrivati qui dalla Siberia .
D In questo paese i buoi muschiati possono vivere isolati oltre che in branco .

B7

Per quale motivo il bue muschiato vive solitamente in branchi ?

A Per potersi difendere dai lupi .
B Per avere più cibo a disposizione .
C Per proteggersi meglio dal freddo .
D Per proteggere le femmine e i piccoli .

B8

Perchè Kjell si accorge dell'odore del bue muschiato , mentre l'autore no ?
Perchè Kjell

A è abituato a quelle montagne .
B si trova più vicino all'animale .
C ha un buon senso dell'odorato .
D riconosce l'odore dell'animale .

B9

L'espressione «Il colosso ...viene all'alba dei tempi» (righe 50-51) significa che il bue muschiato

A è apparso improvvisamente .
B è venuto da un luogo molto lontano .
C esisteva già in epoca preistorica .
D si può vedere solo all'alba .

B10

Nella frase «In effetti il moskus ha smesso di brucare» (riga 55) , con quale altra espressione potresti sostituire "in effetti" ?

A Però .
B Infatti .
C Tuttavia .
D In realtà .

B11

Dall'espressione «con aria incarognita» (riga 56) si capisce che il bue muschiato in quel momento è

A intimorito .
B curioso .
C arrabbiato .
D insospettito .

B12

Dal testo si capisce che il bue muschiato

A attacca solo quando è in branco .
B si innervosisce facilmente .
C carica soltanto i maschi rivali .
D è aggressivo solo con gli esseri umani .

B13

Indica se le seguenti informazioni sul bue muschiato si ricavano o no dalla lettura del testo .

A I piccoli nascono in primavera .
Si ricava Non si ricava
B Le femmine sono più piccole dei maschi .
Si ricava Non si ricava
C I maschi hanno corna potenti .
Si ricava Non si ricava
D I piccoli cominciano quasi subito a brucare l'erba .
Si ricava Non si ricava

B14

Per il bue muschiato norvegese qual è attualmente il pericolo più grave ?

A L'uomo .
B La ferrovia .
C Il lupo .
D Il cambiamento del clima .

B15

Perchè alcuni buoi muschiati assalgono il treno ?

A Il rumore del treno disturba la loro tranquillità .
B Pensano che il treno sia un altro animale maschio .
C La ferrovia li impaurisce .
D Temono che il treno possa travolgerli .

B16

Che cosa vuol dire l'autore quando afferma che «a rimetterci le corna non è mai il treno» (righe 65-66) ?

A Il treno non riporta danni mentre il bue muschiato si spezza le corna .
B Il bue muschiato non evita mai lo scontro diretto .
C Il treno non subisce alcun danno perchè non ha le corna .
D Lo scontro non è alla pari e il bue muschiato ha sempre la peggio .

B17

Da dove potrebbe essere tratto il testo che hai letto ?

A Da un resoconto di un viaggio .
B Da un manuale di scienze .
C Da un'enciclopedia per ragazzi .
D Da un resoconto fantastico .

C1

Quesiti di grammatica

In ciascuno dei seguenti gruppi di parole , c'è una parola il cui significato comprende tutte le altre . Indica quale . Osserva bene l'esempio iniziale .

1.

2.


3.


4.


5.
 

C2

Leggi il seguente periodo di due frasi :

«L'astronave comparve rotonda nel cielo e lentamente calò sul prato» .

Ora indica fra i periodi nella tabella - tutti di due frasi , ma di significato ogni volta diverso - quello che è composto con parole dello stesso tipo (es. : verbo , articolo , ecc. ) e disposte esattamente nello stesso ordine del periodo sopra .

A La bambina entrò curiosa nella grotta e immediatamente trovò l'acqua .
B La maestra uscì sorridendo dalla classe e soddisfatta tornò a casa .
C Il babbo arrivava stanco ma felice e volentieri giocava con i bambini .
D La barca filava rapida sulle onde e subito arrivò al porto .

C3

Quale delle seguenti frasi contiene sia un aggettivo indefinito sia un aggettivo possessivo ?

A Qualche volta un sorriso illuminava il suo volto malinconico .
B Niente e nessuno avrebbero potuto convincere mia madre a rinunciare al suo progetto .
C Qualcuno improvvisamente bussò alla nostra porta .
D Il loro appartamento era così grande che tutti ne rimanevano stupiti .

C4

Nel periodo : «Il vecchio pescatore passava ore e ore sulla riva del mare ; gli piaceva guardare i gabbiani che volavano sopra le onde» , in quale modo e tempo sono coniugati i verbi sottolineati ?

A Congiuntivo imperfetto .
B Indicativo imperfetto .
C Indicativo passato prossimo .
D Congiuntivo passato .

C5

In quale delle frasi seguenti il verbo è in forma riflessiva ?

A Piero non si reggeva in piedi .
B In questo locale non si fuma .
C Dalla finestra si vede uno splendido panorama .
D Da molto tempo in casa nostra non si prepara questo piatto .

C6

Completa la frase seguente con il verbo indicativo tra parentesi nella forma corretta .

Se non lo avessi visto con i miei occhi , non ci oppure (credere) .

C7

Nella frase «... si sentiva molto stanco , Paolo si sedette all'ombra di un albero» , quale delle seguenti congiunzioni va al posto dei puntini ?
Indicala .

A Finchè .
B Poichè .
C Quando .
D Mentre .

C8

La parola "che" si trova in ognuna delle due frasi riportate in tabella , ma appartiene , nei due casi , a categorie grammaticali differenti . Indica per ogni frase a quale categoria grammaticale appartiene "che" .

1.

2.
 

C9

Nella frase «Comprerò una scatola di cioccolatini e la manderò a Maria» , quale funzione logico-sintattica ha il pronome "la" ?

A Soggetto .
B Complemento oggetto .
C Complemento di specificazione .
D Apposizione .

C10

In quale delle seguenti frasi "foglie" ha la funzione di soggetto ?

A D'autunno cadono le foglie dagli alberi .
B Ha raccolto le foglie dal viale del giardino .
C Un tappeto di foglie copriva la strada .
D I passanti calpestavano le foglie cadute a terra .



Al termine del quiz premi il pulsante 'VERIFICA' qui' a fianco