Prova di Italiano
2010-2011
N.B. : alcune domande sono state opportunamente modificate (domande aperte) .

A1
PRIMA PARTE
Il padrone della luna
In tempi molto antichi, di cui conosciamo la storia solo perché ci sono rimasti
certi vecchi libri, la città di Huma era dominata dal tiranno Kum: un uomo,
dicono, di forza eccezionale, ricco e crudele. Huma aveva conosciuto altri
tiranni, prima di Kum: ma nessuno dotato di una fantasia così perversa
(riga 5) nell’immaginare i più vari sistemi per tormentare i suoi sudditi.
Una mattina Kum mandò a chiamare il suo Primo Consigliere, un certo Men,
che era al tempo stesso capo delle guardie e ministro delle prigioni.
– Chi sono io? – domandò Kum a Men, con voce minacciosa.
– Voi siete il nostro signore e padrone, il vostro piede è una carezza per il
(riga 10) nostro collo – fu la risposta.
– Ben detto – ruggì Kum. – E se tu avessi risposto in altro modo ti avrei fatto
tagliare la testa. E dimmi ora: chi è il padrone di Huma?
– Tu sei il padrone della città e di tutti i cittadini. Fin l’ultimo capello che ci
cresce in capo è roba tua; e tua è la polvere che il vento ci soffia negli occhi.
(riga 15) – Fai presto a parlare di capelli – rise Kum: infatti Men era calvo, aveva la
testa più liscia di un paracarro. La risposta, tuttavia, aveva messo di buon umore
il tiranno, che così proseguì:
– Ascolta. Tutto è mio, lo so, e lo sanno tutti. Ma questo mi è di poco
vantaggio. Mia è la terra, e i contadini mi pagano l’affitto. Sono mie le strade, e
(riga 20) la gente deve pagarmi una tassa per potervi camminare. Mia è l’acqua, e i miei
fedeli sudditi me la pagano in argento sonante. Ma vi sono ancora molte cose
mie, bada bene, mie e di nessun altro, che il popolo si piglia a suo piacere,
truffando il suo padrone. Mia è l’aria, e ciascuno la respira a piacimento. Mio è
il sole, e i contadini si pigliano gratis i suoi raggi per far crescere il grano e far
(riga 25) seccare il fieno. Mia è la luna, e la gente passeggia la notte lungo il fiume, al suo
lume. È la verità: voi vi prendete il lume di luna, voi lo consumate senza
risparmio. E che farò quando la luna sarà tutta consumata?
Il povero Men non si sforzò nemmeno di immaginare che cosa sarebbe
successo in questo caso. Siccome, però, era tutt’altro che stupido, capì subito
(riga 30) dove andava a parare il discorso del tiranno, e si affrettò a precederlo, come il
cane che spicca un salto per arrivare in casa prima del padrone.
– Signore amabilissimo – sussurrò accarezzando la pantofola di Kum –
perdonami per tanta sbadataggine. Avrei dovuto pensarci da un pezzo. Perché
non mettiamo una tassa sulla luna? Una piccola tassa…
(riga 35) – Perché piccola? – tuonò Kum.
– Non volevo dire piccola, signore. Ho detto piccola? Mi taglierò la lingua per
castigarla. Una grossa tassa, volevo dire. Una moneta d’argento per ogni raggio.
– Due! – gridò Kum, pestando la sua pantofola dorata sul naso del Primo
Consigliere. – Due monete d’argento! E subito. A cominciare da questa sera.
(riga 40) Date subito gli ordini necessari.
– Questa sera non vi sarà luna, Eccellenza.
– Non vi sarà luna? E come ti permetti di dirmelo?
Fu necessario chiamare astronomi e astrologhi di corte per convincere Kum
che – per quanto la luna fosse sua proprietà – non sarebbe apparsa prima di due
(riga 45) giorni. In quei due giorni Men preparò gli editti sulla tassa e per riscuoterla
costituì uno speciale corpo di polizia, detto delle «Guardie della luna».
Le Guardie della luna si nascosero nei portoni, sotto i ponti, sotto le panchine
dei giardini pubblici, dentro le fontane, tra le fronde degli alberi, e perfino nei
tombini e nelle fogne.
(riga 50) Venne la sera, la luna spuntò. La gente camminava a testa bassa per non
guardarla, con grande rabbia delle Guardie. Soltanto una vecchina alzò il capo,
mentre attraversava la strada: subito le guardie balzarono fuori dai loro
nascondigli e le furono addosso.
Povera vecchia: una moneta d’argento non l’aveva mai vista in vita sua.
(riga 55) Aveva in tasca una mela, tutta la sua cena: le presero quella, per ripagarsi.
Per quella prima notte, ci cascarono i forestieri, i viaggiatori di passaggio, che
non conoscevano le leggi del signor Kum. Ma la voce si diffuse ben presto e le
sere successive anche i forestieri, passando per la città di Huma impararono ad
abbassare la testa.
(riga 60) Il signor Kum mandò a chiamare il Primo Consigliere Men.
– Ordinate a tutti i cittadini di camminare a testa alta! – strillò, picchiando il
disgraziato Men con uno schiaccianoci che gli serviva per passare il tempo.
– Chiunque camminerà a testa bassa pagherà una multa. E intanto, cacciate in
prigione una guardia della luna ogni cinque. Impareranno a fare il loro dovere.
(riga 65) Men si inchinò sorridendo, disse che non aveva mai sentito una decisione
tanto giusta e corse a mettere in prigione le guardie e a far conoscere i nuovi
ordini.
Quella sera i cittadini di Huma, come se si fossero passati la parola, uscirono
tutti con gli occhiali neri da sole. A testa alta, naturalmente, come aveva
(riga 70) ordinato il signor Kum.
Le Guardie si stropicciarono le mani e cavarono di tasca i libretti.
– Questa volta non ce la fate. Fuori le monete d’argento.
– Perché?
– Come, perché? State guardando la luna, o no? E di chi è la luna?
(riga 75) – Dell’eccellentissimo signor Kum, questo non si mette nemmeno in dubbio.
Però noi non la vediamo, per colpa di questi occhialacci neri. E se non la
vediamo, non la consumiamo e quindi, perché dovremmo pagare la tassa?
Le Guardie della luna volevano mangiarsi le dita per la rabbia; ma il signor
Kum non aveva ancora proibito di portare gli occhiali neri. Ne ebbe tanto
(riga 80) dispetto che si ammalò e morì.
Sul letto di morte ordinò al Primo Consigliere Men: – Voglio che la mia luna
sia sepolta con me, nella mia stessa tomba.
Men promise: – Sarà fatto.
Ma non fu fatto, vero? La luna è ancora in cielo, vero? La luna è di tutti, come
(riga 85) l’aria, come il sole, come il mare, come la strada.
Tratto e adattato da: G. Rodari, Fiabe lunghe un sorriso, Editori Riuniti, Roma, 1987

Che cosa vuole dire l’autore quando afferma che la città di Huma «aveva conosciuto altri tiranni , prima di Kum: ma nessuno dotato di una fantasia così perversa…» (righe 3-4) ?

A Che Huma ha conosciuto tiranni molto crudeli .
B Che Kum non è stato l’unico tiranno che la città ha avuto .
C Che Huma è una città con una lunga storia .
D Che Kum è il peggiore di tutti i tiranni che la città ha avuto .

A2

Quale scopo ha il discorso (righe 18-27) che Kum fa al suo Primo Consigliere ?

A Kum vuole sentirsi dire che è il padrone assoluto di Huma .
B Kum vuole dar mostra del suo potere maltrattando il consigliere .
C Kum vuole dimostrare a Men che i sudditi lo stanno derubando .
D Kum vuole farsi passare il malumore prendendosi gioco di Men .

A3

La frase di Men «il vostro piede è una carezza per il nostro collo» (righe 9-10) è

A scherzosa .
B affettuosa .
C servile .
D vaga .

A4

Che cosa fa ridere Kum quando sente la seconda risposta di Men (righe 13-14) ?

A Il pensiero di essere il proprietario persino dei capelli dei suoi sudditi .
B L’idea di esser padrone dei capelli di uno che è del tutto calvo .
C La scoperta che sulla testa di Men non cresce nemmeno un capello .
D Il fatto che i suoi sudditi gli offrano fin l’ultimo dei capelli che crescono loro in testa .

A5

Di che cosa si lamenta il tiranno con Men ?

A Del fatto che ci sia un limite al suo dominio poiché non tutte le cose gli appartengono .
B Del fatto che i sudditi sfruttino ciò che gli appartiene senza pagare nessun prezzo .
C Del fatto che i sudditi consumino a loro piacere l’acqua, l’aria e il sole .
D Del fatto che tutti sappiano che tutto è suo ma poi non si mostrino abbastanza obbedienti verso di lui .

A6

Il paragone tra Men e un cane «che spicca un salto per arrivare in casa prima del padrone» (riga 31) ha lo scopo di farci capire che

A Men si affretta a obbedire a Kum come fa un cane con il suo padrone .
B Men è più veloce di Kum nel capire quali siano i suoi desideri .
C Men arriva prima di Kum alla decisione di imporre una tassa sulla luna .
D Men intuisce subito dove vuole arrivare Kum con il suo discorso .

A7

In cosa consiste la "sbadataggine" di cui Men si accusa (riga 33) ?

A Nell’essersi dimenticato di sfiorare con la fronte , inchinandosi, la pantofola di Kum .
B Nel non aver pensato a cosa sarebbe successo se la luna si fosse del tutto consumata .
C Nell’aver proposto una tassa modesta sul consumo della luna .
D Nel non aver previsto prima una tassa sulla luce della luna .

A8

Tra le frasi seguenti indica quella che ha lo stesso significato di «per quanto la luna fosse sua proprietà» (riga 44) .

A Pur essendo la luna sua proprietà .
B In quanto la luna era sua proprietà .
C Affinché la luna fosse sua proprietà .
D Poiché la luna era sua proprietà .

A9

Che cosa significa "editti" (riga 45) ?

A Edizioni .
B Decreti .
C Sentenze .
D Decisioni .

A10

Perché la gente cammina "a testa bassa" (riga 50) ?

A Per non consumare la luna .
B Perché teme di inciampare .
C Per evitare di pagare la tassa .
D Perché ha paura delle guardie .

A11

Quando l’autore dice «Povera vecchia: una moneta d’argento non l’aveva mai vista in vita sua» (riga 54) vuol sottolineare che la vecchina

A non aveva denaro per comprarsi da mangiare .
B aveva vissuto un’esistenza di miseria .
C possedeva solo monete di scarso valore .
D aveva paura di perdere la sua mela .

A12

«… la voce si diffuse ben presto» (riga 57). A che cosa si riferisce "la voce" ?

A Chi alza la testa per guardare la luna viene multato (dalle guardie della luna) .
Vero Falso

A13

"Ruggì" , "tuonò" , "urlò" , "strillò" … sono tutti verbi che nel testo descrivono il modo in cui Kum parla a Men .
Cosa vuole mettere in evidenza l’autore ?

A Il carattere iroso di Kum .
B L’abitudine di Kum di parlare ad alta voce .
C La maleducazione di Kum .
D Il terrore che Kum suscita in tutti .

A14

Perché i cittadini di Huma escono con gli occhiali neri da sole ?

A Per poter stare a testa alta senza vedere la luna .
B Per ripararsi gli occhi dai raggi lunari .
C Perché si erano passati parola di mettersi tutti gli occhiali .
D Perché erano terrorizzati dalle guardie della luna .

A15

Perché gli abitanti di Huma chiamano "occhialacci" (riga 76) gli occhiali da sole che si sono messi ?

A Perché vogliono far capire che la colpa è degli occhiali e non loro .
B Perché gli occhiali che si sono messi sono brutti e vecchi .
C Perché gli occhiali scuri non sono adatti al buio della notte .
D Perché gli occhiali sono così spessi che non si riconoscono i visi delle persone .

A16

La parola "dispetto" alla riga 80 significa

A rabbia .
B disgusto .
C rancore .
D dispiacere .

A17

Nel periodo «Ne ebbe tanto dispetto che si ammalò e morì » (righe79-80) , la frase "che si ammalò e morì" esprime

A una precisazione della frase precedente .
B una spiegazione della frase precedente .
C una conseguenza della frase precedente .
D un completamento della frase precedente .

A18

Perché Men dice sempre di sì a Kum , anche quando gli chiede cose impossibili ?

A Perché non ha il coraggio di opporsi .
B Perché sa che è inutile discutere con un tiranno .
C Perché così lo può ingannare meglio .
D Perché teme di perdere la carica di Primo Consigliere .

A19

Perché Kum si ammala e poi muore ?

A Le guardie gli hanno fatto un dispetto .
B Vuole che la sua luna sia sepolta con lui .
C Non sopporta che i sudditi trovino il modo per disobbedirgli .
D Non gli è venuto in mente di proibire gli occhiali neri .

A20

Quale tra le frasi che seguono esprime meglio la morale della storia che hai letto ?

A Non ci si può appropriare di ciò che appartiene a tutti .
B Non è con la crudeltà che si ottiene l’obbedienza .
C Nessuno può ottenere tutto ciò che vuole .
D L’ingiustizia prima o poi viene punita .

B1
Nella jungla nera
Il naturalista Fulco Pratesi, autore di questo testo, si è formato anche su libri di avventura come quelli di Salgàri e Kipling.
Mi bastò leggere due capolavori come “I misteri della Jungla Nera” di Emilio
Salgàri e “Il libro della Giungla” di Rudyard Kipling per capire la bellezza e
l’importanza di questo ambiente, il cui nome deriva dal sanscrito jangal e che è
costituito da un fitto intrico di alberi, arbusti, liane e altre erbe.
(riga 5) Anche se la foresta tropicale (che viene definita ormai in tutto il mondo come
“giungla”) è presente in almeno quattro continenti (America, Africa, Asia e
Oceania), non c’è dubbio che la più affascinante resta quella che va dall’India
alla Malesia: regno di tigri e rinoceronti, pantere e bufali, pitoni e cobra.
Questa meravigliosa selva è di una ricchezza inimmaginabile: si pensi che in
(riga 10) un solo ettaro (un quadrato di cento metri di lato) possono vivere, tutte assieme,
250 specie diverse di grandi alberi. Senza contare gli arbusti, i cespugli, le felci
che ricoprono il suolo e che impediscono il cammino.
La pianta (in realtà è un’erba) che più spesso compare negli scritti di Salgàri
riferiti al ciclo della Jungla nera è sicuramente il bambù. Questa canna può
(riga 15) avere le dimensioni e gli aspetti più vari. È capace di arrivare a un’altezza di
decine di metri in poche settimane e pare creata proprio per fare da sfondo alla
tigre. Le lame di luce e d’ombra che filtrano tra i suoi fusti si armonizzano con
le striature nere e gialle che rivestono il corpo del felino, rendendolo
perfettamente mimetico nel folto.
(riga 20) Esistono bambù di tutti i tipi: da quelli alti poco più di un metro, come quelli
che ricoprono di un mantello continuo le Isole Curili, fino a quelli colossali che
vegetano nelle grandi selve pluviali.
Ma questa bellissima pianta ha un lato debole: ogni certo numero di anni,
tutti i bambù del mondo fioriscono allo stesso momento e muoiono subito dopo.
(riga 25) A differenza di altre smaglianti fioriture offerte dalla giungla, i fiori del
bambù appaiono come dei piccoli e insignificanti pompon grigioverdi.
Nel novembre del 2003 mi sono trovato in una giungla ricca di tigri proprio
nelle settimane in cui queste canne erano in fiore e molte di esse apparivano
ormai inaridite. L’aspetto della foresta era quanto mai triste: canne al suolo,
(riga 30) foglie secche ovunque, vaste radure aperte ove pochi mesi prima lussureggiava
il canneto. Anche se nella giungla indiana la morte dei bambù non provoca
drammi come in Cina (dove i panda si nutrono quasi esclusivamente di questi
vegetali), pur tuttavia il danno paesaggistico ed ecologico non è comunque da
sottovalutare.
Tratto e adattato da: F. Pratesi, Nella giungla di Sandokan, Gallucci, Roma, 2006

I libri di Salgàri e Kipling hanno fatto capire all’autore del testo che

A entrambi gli scrittori amavano molto la giungla .
B il nome giungla deriva dalla parola sanscrita jangal .
C la giungla è un ambiente ricco di fascino e interessante .
D la giungla è un fitto intrico di alberi, arbusti, liane e altre erbe .

B2

L’espressione "Questa meravigliosa selva" (riga 9) si riferisce a

A la foresta che va dall’India alla Malesia .
B l’ambiente della foresta tropicale .
C la foresta presente in quattro continenti .
D l’ambiente dove vivono le tigri .

B3

L’espressione "Senza contare" (riga 11) significa

A tenendo conto di .
B a eccezione di .
C in assenza di .
D per non parlare di .

B4

Alla riga 13 si legge : "La pianta (in realtà è un’erba)…" .
A che cosa servono le parole fra parentesi ?

A A dare una definizione .
B A fare una precisazione .
C A dare una spiegazione .
D A fare una sottolineatura .

B5

Perché l’autore afferma che la pianta del bambù «pare creata proprio per fare da sfondo alla tigre» (righe 16-17) ?

A La tigre si distingue più chiaramente sullo sfondo dei bambù .
B Le piante di bambù offrono alla tigre un rifugio sicuro .
C La tigre può con molta facilità confondersi fra i bambù .
D Le canne di bambù ricordano il pelo della tigre .

B6

In base al testo , indica se le seguenti affermazioni sono vere o false .

A I fiori del bambù hanno colori smaglianti .
Vero Falso
B La pianta del bambù non supera l’altezza di un paio di metri .
Vero Falso
C La pianta del bambù conserva a lungo i propri fiori .
Vero Falso
D La scomparsa dei bambù rappresenta comunque un danno .
Vero Falso
E La pianta del bambù fiorisce una sola volta nella sua vita .
Vero Falso

B7

Nel testo, l’autore per indicare la giungla usa anche altri due termini .
Scrivi quali sono .

Risposta : (tropicale) e .

B8

Nella frase «Ma questa bellissima pianta ha un lato debole» (riga 23) , con quale espressione puoi sostituire la congiunzione "ma" ?

A Però .
B Tuttavia .
C Eppure .
D Ma .
E Non .

B9

Nella frase «ove pochi mesi prima lussureggiava il canneto» (righe 30-31) , che cosa significa "lussureggiava" ?

A Si stendeva a perdita d’occhio .
B Splendeva al sole .
C Spuntava da ogni parte .
D Cresceva rigoglioso .

B10

Perché la morte del bambù è meno grave per l’India che per la Cina .

A In Cina la morte del bambù mette in pericolo la sopravvivenza dei panda , in India provoca solo un danno per il paesaggio .
B In India la morte del bambù mette in pericolo la sopravvivenza dei panda , in Cina provoca solo un danno per il paesaggio .
C Perchè in India la morte del bambù provoca solo un danno paesaggistico , mentre in Cina causa anche la morte dei panda che si nutrono di foglie di bambù .
D Perchè in Cina la morte del bambù provoca solo un danno paesaggistico , mentre in India causa anche la morte dei panda che mangiano (quasi esclusivamente) di foglie di bambù .

B11

Leggendo questo testo , si capisce che l’autore

A ha letto libri sulla giungla e l’ha anche visitata .
B conosce la giungla solo attraverso le sue letture .
C ha compiuto numerosi viaggi nella giungla .
D ha vissuto un’esperienza pericolosa nella giungla .

B12

Dovendo sintetizzare il testo che hai letto in poche parole, diresti che esso

A parla della giungla in generale e di una pianta in particolare .
B descrive i vari tipi di piante della giungla e le loro proprietà .
C parla degli animali della giungla e delle loro abitudini .
D descrive le caratteristiche che rendono speciale il bambù .

B13

Lo scopo principale del testo che hai letto è di

A descrivere i pericoli della giungla .
B dare informazioni su un ambiente naturale .
C invitare a rispettare l’ambiente .
D fornire notizie su un viaggio affascinante .

C1

GRAMMATICA

Nelle frasi che seguono scrivi la parola corretta di ogni coppia .

L’insegnante di inglese da / dà un testo da / dà leggere a casa .

Non so se / sé
mio padre mi porterà con se / sé allo stadio .

Mi piacerebbe essere la / là
a giocare con loro, ma ho ancora una pagina di storia da studiare, e finché non la / là finisco non posso uscire .

C2

In quale delle seguenti frasi la punteggiatura è usata correttamente ?

A Il proprietario disse che , quel quadro non lo avrebbe venduto per niente al mondo .
B Ieri pomeriggio , rovistando in un vecchio baule in soffitta , ho ritrovato i miei giocattoli .
C Il gatto , si nascose dietro l’albero , per tendere un agguato all’uccellino .
D La mamma ha preso i soldi per comprare , due quaderni , tre penne , una matita e un album da disegno .

C3

In un dizionario della lingua italiana alla voce piano-bar si legge :
piano-bar [pia-no-bàr] o pianobar s.m. inv.
Locale notturno in cui la consumazione è allietata da un sottofondo di
musica eseguita dal vivo da un pianista , talvolta accompagnato da un
cantante.
ETIM comp. di piano e bar
a. 1963


Sulla base di questa definizione, indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F) .

A La parola piano-bar si può scrivere anche pianobar .
Vero Falso
B La parola piano-bar si divide in 4 sillabe .
Vero Falso
C La parola piano-bar è un nome composto .
Vero Falso
D Il plurale di piano-bar è piano-bar .
Vero Falso
E Il piano-bar è un bar con la radio o la televisione accesa .
Vero Falso
F La parola piano-bar è nata molti secoli fa .
Vero Falso

C4

Nelle frasi che seguono la parola misura è utilizzata ogni volta con un significato diverso .
1. Prima di acquistare la libreria, prendi le misure della stanza .
2. Se il suo atteggiamento non cambia, prenderò misure adeguate .
3. In quell’occasione furono usati due pesi e due misure .
4. Questi pantaloni sono disponibili solo nelle misure più piccole .


Indica la frase in cui la parola misura è usata con ciascuno dei significati elencati .

Esempio
Significato : Taglia , grandezza..................Frase : frase 4.

Significato : Decisione , provvedimento , sanzione.................Frase : frase
.

Significato : Dimensione , superficie , larghezza ..............Frase : frase
.

Significato : Criterio di valutazione , parametro............Frase : frase
.

C5_a

Leggi la frase che segue .
Fa molto freddo , tuttavia non avvertiamo alcun fastidio perché l’appartamento è ben riscaldato .

Indica la categoria alla quale appartengono le parole : tuttavia , alcun , perchè , ben .

tuttavia

A Congiunzione .
B Avverbio .
C Aggettivo .

b

alcun

A Congiunzione .
B Avverbio .
C Aggettivo .

c

perchè

A Congiunzione .
B Avverbio .
C Aggettivo .

d

ben

A Congiunzione .
B Avverbio .
C Aggettivo .

C6

Leggi la seguente frase .
La commessa è stata appena assunta e certe volte sembra che non sappia cosa fare , ma la sua esperienza precedente è ampia e la aiuterà nel lavoro .

Se trasformi il soggetto (La commessa) al plurale e modifichi tutte le parole che si riferiscono al soggetto ottieni la seguente frase : Le commesse sono state appena assunte e certe volte sembra che non sappiano cosa fare , ma la loro esperienza precedente è ampia e le aiuterà nel lavoro .

A .
Vero Falso

C7

Scegli fra le quattro alternative quella che è indispensabile per completare il senso del verbo in questa frase :

La signora Rossi ha spedito in Francia……

A l’altro ieri .
B per posta aerea .
C le cartoline .
D in fretta .

C8

In quale delle frasi che seguono la parola "mani" svolge la funzione di soggetto ?

A Lievi come ali di farfalla erano le sue mani .
B Il tocco delle sue mani mi sfiorò la fronte .
C Hai le mani di una fata !
D Lavati subito le mani !

C9_a

Leggi questo testo:
Io e Lucia cominciammo a scaldarci per la gara di corsa. Molti atleti erano già arrivati .
– Volete iscrivervi? – Giorgia ci indicò un tavolino davanti al quale erano in coda gli altri partecipanti .
Ci mettemmo in fila .
– Come vi chiamate? – ci domandò la donna al tavolo .
– Giacomo e Lucia – dissi .
– Numeri 14 e 15. Buona fortuna! – rispose lei .
Qualcuno mi chiamò mentre mi sistemavo dietro la linea di partenza .

Indica il tempo e la persona dei seguenti verbi .

cominciammo

A Presente .
B Imperfetto .
C Passato remoto .
D Passato prossimo .
E Trapassato prossimo .
F 1a persona singolare .
G 2a persona singolare .
H 3a persona singolare .
I 1a persona plurale .
J 2a persona plurale .
K 3a persona plurale .

b

erano arrivati

A Presente .
B Imperfetto .
C Passato remoto .
D Passato prossimo .
E Trapassato prossimo .
F 1a persona singolare .
G 2a persona singolare .
H 3a persona singolare .
I 1a persona plurale .
J 2a persona plurale .
K 3a persona plurale .

c

volete

A Presente .
B Imperfetto .
C Passato remoto .
D Passato prossimo .
E Trapassato prossimo .
F 1a persona singolare .
G 2a persona singolare .
H 3a persona singolare .
I 1a persona plurale .
J 2a persona plurale .
K 3a persona plurale .

d

indicò

A Presente .
B Imperfetto .
C Passato remoto .
D Trapassato prossimo .
E 1a persona singolare .
F 2a persona singolare .
G 3a persona singolare .
H 1a persona plurale .
I 2a persona plurale .
J 3a persona plurale .

e

erano

A Presente .
B Imperfetto .
C Passato remoto .
D Passato prossimo .
E Trapassato prossimo .
F 1a persona singolare .
G 2a persona singolare .
H 3a persona singolare .
I 1a persona plurale .
J 2a persona plurale .
K 3a persona plurale .

f

mettemmo

A Presente .
B Imperfetto .
C Passato remoto .
D Passato prossimo .
E Trapassato prossimo .
F 1a persona singolare .
G 2a persona singolare .
H 3a persona singolare .
I 1a persona plurale .
J 2a persona plurale .
K 3a persona plurale .

g

vi chiamaste

A Presente .
B Imperfetto .
C Passato remoto .
D Passato prossimo .
E Trapassato prossimo .
F 1a persona singolare .
G 2a persona singolare .
H 3a persona singolare .
I 1a persona plurale .
J 2a persona plurale .
K 3a persona plurale .

h

domandò

A Presente .
B Imperfetto .
C Passato remoto .
D Passato prossimo .
E Trapassato prossimo .
F 1a persona singolare .
G 2a persona singolare .
H 3a persona singolare .
I 1a persona plurale .
J 2a persona plurale .
K 3a persona plurale .

i

dissi

A Presente .
B Imperfetto .
C Passato remoto .
D Passato prossimo .
E Trapassato prossimo .
F 1a persona singolare .
G 2a persona singolare .
H 3a persona singolare .
I 1a persona plurale .
J 2a persona plurale .
K 3a persona plurale .

l

rispose

A Presente .
B Imperfetto .
C Passato remoto .
D Passato prossimo .
E Trapassato prossimo .
F 1a persona singolare .
G 2a persona singolare .
H 3a persona singolare .
I 1a persona plurale .
J 2a persona plurale .
K 3a persona plurale .

m

chiamò

A Presente .
B Imperfetto .
C Passato remoto .
D Passato prossimo .
E Trapassato prossimo .
F 1a persona singolare .
G 2a persona singolare .
H 3a persona singolare .
I 1a persona plurale .
J 2a persona plurale .
K 3a persona plurale .

n

mi sistemavo

A Presente .
B Imperfetto .
C Passato remoto .
D Passato prossimo .
E Trapassato prossimo .
F 1a persona singolare .
G 2a persona singolare .
H 3a persona singolare .
I 1a persona plurale .
J 2a persona plurale .
K 3a persona plurale .



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